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martedì 13 maggio 2014

Competenze Infermieristiche 2014

"Sulle competenze infermieristiche - ha dichiarato Annalisa  Silvestro, Presidente della Federazione Nazionale IPASVI - si sta facendo una guerra punica basata sul nulla. Si è favoleggiato di invasioni di campo, non ho capito bene rispetto a cosa. In realtà non ci sono elementi per una contrapposizione reale".
Per la Presidente Ipasvi, le polemiche sulla questione 'competenze', arrivate dal fronte medici proprio dopo le notizie sulla chiusura della bozza, non hanno alcun fondamento.
La bozza di accordo Governo e Regioni per la ridefinire, implementare e approfondire le competenze e le responsabilità professionali dell'infermiere e dell'infermiere pediatrico proprio non piace ai sindacati della dirigenza del SSN.
Secondo medici e dirigenti «nessuno vuole impedire agli Infermieri di realizzare legittime aspirazioni di crescita professionale», per cui i sindacati sono, comunque, interessati a proposte di relazioni tra le professioni sanitarie funzionali a modelli di organizzazione del lavoro «rispettosi delle competenze delle categorie interessate, all'interno del tessuto unitario del servizio sanitario nazionale».

La bozza di accordo individua sei aree di intervento:
AREA CURE PRIMARIE – SERVIZI TERRITORIALI/DISTRETTUALI
AREA INTENSIVA E DELL’EMERGENZA URGENZA
AREA MEDICA
AREA CHIRURGICA
AREA NEONATOLOGICA E PEDIATRICA
AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE
All’interno di queste aree si dovranno definire le modalità e i percorsi validi su tutto il territorio nazionale per riconoscere e promuovere lo sviluppo delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere e dell’infermiere pediatrico al fine di favorire lo sviluppo delle funzioni professionali in correlazione con gli obiettivi di educazione,prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale.
Sarà compito delle Regioni, previo confronto con le rappresentanze professionali e sindacali,definire, all’interno del processo di accreditamento professionale, i criteri per lo sviluppo delle competenze degli infermieri e la conseguente revisione dei modelli organizzativi, sia ospedalieri che territoriali, a iniziare dall’organizzazione dei presidi ospedalieri per intensità di cure e dai modelli per complessità assistenziale, in relazione alle esigenze regionali e professionali.

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