La
quotidianità, riflette immagini diverse, poco edificanti per la figura
infermieristica.
Purtroppo
molto spesso si leggono articoli di
malasanità che mettono in cattiva luce
gli
operatori sanitari: assenteismo, maleducazione, inefficienza, per non parlare
dei casi di cronaca nera.
Sicuramente
tutte cose che fanno notizia, ma che non sono certamente rappresentative di tutta
la categoria, ma piuttosto ledono la dignità professionale.
Non credo che si possa esercitare la professione
infermieristica come lavoro di ripiego, né che la si possa svolgere per lungo
tempo senza motivazione, solo in attesa dello stipendio o di tempi migliori…
Dando uno sguardo allo scenario generale della
professione infermieristica, oggi, l’infermiere non lavora più solo e soltanto
nelle corsie di degenza degli ospedale come mero esecutore di ordini e
consegne, ma riveste un ruolo importante nel settore della Sanità sia pubblica
che privata.
La
società attuale vede agire l’infermiere attivamente su più fronti: nelle cure
domiciliari, come libero professionista, nei centri di turismo, sulle navi, e
ancora all’opera in uffici pubblici, in grandi industrie, nei tribunali, nelle
Università, o alla dirigenza di servizi sanitari.
L’infermiere oggi è un professionista, ha un
profilo professionale ed un codice
deontologico,
improntati sull’autonomia e la responsabilità, consegue il proprio status
mediante una laurea accademica ed ha possibilità
di carriera e di formazione post base.
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